Carlito’s Way

L’Arte di Tacere
Abate Dinouart

A me, che saper parlare ed usare le parole giuste fa parte del mio mestiere, piace tacere, e spesso ho bisogno di silenzio. Sarà per questo che amo i deserti e gli sguardi.
E, sempre a me, non piacciono le persone che parlano troppo, ma soprattutto quelle che non capiscono quando è ora di tacere, di silenziare le proprie parole.
Per non “parlare” (sic!) di coloro che parlano dappertutto, di tutto, soprattutto di quello che non sanno, illusi che sapere di qualcosa sia sapere di tutto, torrenziali nella convinzione che parlare (soprattuto di sé), sia indispensabile per dimostrare il valore della propria esistenza.
Resto affascinato da coloro che sanno dire molto con poche parole, centellinandole con cura, distillandone l’essenza e hanno ben chiaro quando è ora di smettere.
E allora vi cito alcuni passi di questo piccolo libro, nella speranza che qualcuno accetti il suggerimento di leggerlo in silenzio, e poi mi taccio.

  • “E’ bene parlare solo quando si deve dire qualcosa che valga più del silenzio”;
  • “Esiste un momente per tacere, così come esiste un momento per parlare”;
  • “Nell’ordine, il momento di tacere deve venire sempre prima: solo quando si sarà imparato a mantenere il silenzio, si potrà imparare a parlare rettamente”;
  • “Tacere quando si è obbligati a parlare è segno di debolezza e imprudenza, ma parlare quando si dovrebbe tacere, è segno di leggerezza e scarsa discrezione”;
  • “Quando si deve dire una cosa importante, bisogna stare particolarmente attenti: è buona precauzione dirla prima a se stessi, e poi ancora ripetersela, per non doversi pentire quando non si potrà più impedire che si propaghi”;
  • “si è naturalmente portati a pensare che chi parla poco non è un genio, e chi parla troppo, è uno stolto o un pazzo; allora è meglio lasciar credere di non essere geni di primordine rimanendo spesso in silenzio, che passare per pazzi, travolti dalla voglia di parlare”;
  • “E’ proprio dell’uomo coraggioso parlare poco e compiere grandi imprese; è proprio dell’uomo di buon senso parlare poco e dire sempre cose ragionevoli”.

E così via, il resto lo lascio a voi.
L’ “Arte di Tacere” fu pubblicato a Parigi nel 1771 dall’Abate Joseph Antoine Toussaint Dinouart, con l’intento di rivolgerlo principalmente all’ambiente religioso, ma mi sembra un manualetto eccellente dal quale trarre spunto nell’effluvio di parole rumorose dal quale siamo quotidianamente travolti.
La storia dell’Abate rivela che nel 1749 pubblicò un libercolo dal titolo “Il Trionfo del sesso”, che gli causò parecchi problemi nell’ambito delle sue gerarchie ecclesiastiche.
Forse fu anche per questo che poi decise di scrivere qualcosa sul primato del sapere quando è ora di tacere.