Questa è la spiaggia dove un arco di roccia segna il limite tra l’Oceano Pacifico (a destra, se lo guardate dalla spiaggia) e il sontuoso Mare di Cortés, si trova a Cabo San Lucas, nella punta estrema della Baja California, quella lingua di deserto, cactus, sale e mare lunga circa 1200 km che va dall’infernale Tijuana alla magnificenza del Cabo, e che gli americani lasciarono al Messico dopo la guerra che delimitò il confine tra la California americana e quella messicana, nel 1848, la cosiddetta “Cessione Messicana”. Gli americani la lasciarono al Messico perchè la considerarono una terra troppo arida, inospitale, invivibile, praticamente inutile. Carlito l’ha girata il lungo e in largo, una volta con una caro amico, ed è stata la più bella, nella seconda metà degli anni 2000. Laggiù, da quelle parti, c’è anche il famoso Hotel California. Quando arrivi all’arco della spiaggia del Cabo perdi la cognizione del tempo per tanta bellezza e per l’energia selvaggia che travolge; ma resta nell’animo anche la visione del paesaggio dei trenta km di costa di una bellezza che ammutolisce, disseminata di resort e campi da golf, incessantemente e per tutto lo spazio disponibile. Le grandi catene internazionali hanno costruito lì alcuni tra i resort più spettacolari al mondo, tutti con i loro campi da golf, tra i più ambiti al mondo perchè alcuni hanno diverse buche ocean front. Ai tempi ce n’erano 13 o 14 di campi da golf, frequentati soprattutto dai ricchi americani e messicani con i loro ospiti, e per irrigarli si toglieva l’acqua per tre giorni alla settimana alla gente del posto, che non poteva dire nulla perchè il turismo dava loro lavoro. Un luogo di bellezza suprema, lusso e ricchezza estremi, povertà intorno e tanto nervosismo.
Qualche anno dopo ho letto la trilogia di Don Winslow sui cartelli della droga messicani e i rapporti con l’America, ed è come se fossi stato riportato in quei luoghi con una consapevolezza diversa: avevo capito diversi perchè che allora non avevo compreso, accecato dalla bellezza dell’incontro tra quei due mari.
Nel 2017 Cabo san Lucas e tutta la zona del Cabo è stata dichiarata la città più pericolosa del mondo, secondo il rapporto del Citizen Council for Public and Criminal Security.